LATINA – Quattro comuni della provincia di Latina hanno ritirato a Milano il premio “Comune Plastic Free”. Il riconoscimento a forma di tartaruga ideato e promosso da Plastic Free Onlus – organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica – è andato ad un totale di 111 Amministrazioni di cui sei del Lazio. In provincia di Latina le new entry sono state Maenza, Pontinia e Sermoneta che hanno ottenuto una tartaruga, mentre a Sperlonga ne sono andate due su un massimo di tre tartarughe.
“E’ stata una grande soddisfazione ricevere il premio e un onore poter partecipare alla cerimonia che si è tenuta al teatro San Carlo di Milano, un riconoscimento che testimonia il lavoro che svolgiamo – commenta Adriano Salvatori – referente provinciale di Latina di Plastic Free – Certamente puntiamo a migliorare ancora perché questi comuni possano raggiungere un obiettivo ancora più prestigioso cioè le tre tartarughe. Facciamo anche un appello a tutti gli altri comuni del territorio a contattarci e ad aggiungersi a questa rete”.
A Milano era presente il sindaco di Maenza Claudio Sperduti e il referente di zona Gianfranco Iagnocco. Per Sperlonga, la vicesindaco Lorena Cogodda e i referenti provinciali Adriano e Silvia Salvatori. Per Pontinia l’assessora Maria Rita D’Alessio e la referente di zona Daniela Lombardi.
“Lavoreremo per cercare di portare ancora più comuni alla premiazione plastic free del prossimo anno”, ha detto Adriano Salvatori a Gr Latina
All’evento, che si è svolto sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e del Comune di Milano, hanno partecipato diverse autorità: dal sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, che ha ricevuto il riconoscimento per la prima volta, alla vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli. Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha affidato i suoi saluti ad un videomessaggio: “Il Governo è impegnato nel contrastare l’inquinamento da plastica con norme, leggi e finanziamenti anche alla ricerca, ma serve uno sforzo collettivo e tutti siamo chiamati a consumare meno, riducendo gli sprechi e recuperando materiali”.