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LE INDAGINI

L’usura dietro l’omicidio di “don” Patrizio Barlone

Il Ris nella casa di Via Roma. Ricostruiti i movimenti della banda

Monte San Biagio omicidioMONTE SAN BIAGIO – Una vendetta legata alle truffe o all’usura. I carabinieri scavano nella vita e tra le carte di Patrizio Barlone, l’uomo trovato ucciso e incaprettato nella sua abitazione di Monte San Biagio la mattina di lunedì. Il Ris martedì ha compiuto un lungo sopralluogo  nella casa del delitto e venerdì sul corpo sarà eseguita l’autopsia disposta dal pm Maria Eleonora Tortora.

L’ipotesi investigativa è che la banda che ha agito sarebbe entrata nella casa di Via Roma con l’intenzione di uccidere. La donna vista nelle immagini registrate dalle telecamere piazzate nei pressi dell’abitazione in cui è avvenuto l’omicidio , avrebbe suonato al citofono e avrebbe lasciato la porta socchiusa una volta tornata giù. Sarebbe poi entrato un uomo, probabilmente l’esecutore materiale del delitto, quindi i quattro si sono allontanati a bordo di un’auto scura.

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