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quando i cinesi siamo noi

Una studentessa universitaria di Latina a Valencia: “Noi qui guardati con sospetto”

Il racconto di Giulia, 24 anni, che sta svolgendo uno stage universitario in Spagna

LATINA – L’Italia vista dagli spagnoli in tempi di Nuovo Coronavirus. Ce la racconta Giulia, una studentessa di 24 anni di Latina che studia a Milano e che, in vista della laurea, sta svolgendo un tirocinio universitario di sei mesi a Valencia, condividendo fra l’altro l’appartamento con due ragazze cinesi. Il gruppo di lavoro è internazionale, composto da giovani laureandi di tutto il mondo, ma gli italiani ora sono visti con un certo sospetto. E anche se gli altri studenti europei cercano di dissimulare è chiaro che il timore c’è.
“La sensazione che si ha è un po’ quella vissuta in Italia  quando è arrivata la notizia dei contagi dalla Cina – racconta Giulia che per prepararsi alla partenza era a Latina quando in Lombardia è esploso il caso Covid-19 – Tutti pensano che la situazione sia molto grave e ci fanno tante domande. La prendono alla larga, ma poi tutti vogliono sapere da dove veniamo, hanno imparato a riconoscere Veneto e Lombardia. Ci domandano se le nostre famiglie e i nostri amici stanno bene. E io mi trovo spiazzata, perché sapendo qual è la situazione reale in Italia mi chiedo come sia possibile avere un’idea così catastrofica. Mi sento di capirli, però, perché io stessa qualche mese fa ho fatto lo stesso”.
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Insomma, è evidente che basta varcare i confini, per trovarsi a parti invertite, dove i cinesi siamo noi, osservati con sospetto, anche se per fortuna non si sono sentiti episodi di intolleranza come quelli capitati in Italia.

E anche il calcio, in questo momento, non aiuta. “Valencia è una città molto concentrata sul calcio e visto che tra qualche giorno dovrà giocare la partita con l’Atlanta, il fatto che ci sia la possibilità che l’Atalanta non venga o che la partita debba essere chiusa ai fan della squadra di Bergamo, genera ancora più forte la sensazione che in Italia ci sia un grande problema”. Per la cronaca: Ana Barceló, consigliera di Sanità della Comunità valenciana, ha dichiarato che il suo ministero è in contatto col governo italiano, ma non ha aggiunto ulteriori commenti a proposito del match di ritorno degli ottavi di Champions League, in calendario martedì 10 marzo.

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