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Iniziativa della Compagnia dei Lepini

L’Eneide ai tempi del Coronavirus, per “leggere” la storia che stiamo vivendo

Giancarlo Loffarelli e altri sei attori e insegnanti sui social con estratti commentati dell'opera di Virgilio

LATINA – L’Eneide per raccontare e “leggere” il nostro tempo che sarà ricordato come quello del Coronavirus. “E’ una storia di guerra, di sconfitta e di rinascita. Una storia che ci è vicina e che in qualche modo ci riguarda tutti. In modo particolare riguarda noi che apparteniamo alla grande comunità delle genti dei Monti Lepini, perché Enea si farà spazio in questi nostri luoghi e qui realizzerà la sua rinascita facendo convergere così la sua storia con la nostra storia”, spiega il presidente della Compagnia dei Lepini, Quirino Briganti che ha ottenuto da un gruppo di registi e attori della provincia di Latina la disponibilità a  raccontare “una storia che potesse somigliare in qualche modo a ciò che stiamo vivendo; una storia capace di descrivere le potenti emozioni del dolore, dell’angoscia, della perdita e, le possibili vie d’uscita”.

“Una ‘presa diretta’  in video per una ‘presa diretta’ degli umani sentimenti e delle umane sensazioni. In fondo – spiega il direttore dell’Ente Fabrizio Di Sauro – Enea è il trionfo dell’essere umano e dei valori dell’umanità che si affermano contro qualunque tipo di insidia e di sventura”.

Hanno accettato l’invito Giancarlo Loffarelli, Titta Ceccano, Lucia Viglianti, Salvatore Rosella, Mario Giorgi, Orazio Mercuri e Rita Pasqualucci che da lunedì 20 aprile si passeranno il testimone di questa maratona letteraria visibile sui canali social della Compagnia dei Lepini e sul canale Youtube dell’Ente. (L’ARTICOLO PROSEGUE)

“Non sarà una lettura integrale dell’opera – spiega Loffarelli, fondatore, attore e regista della compagnia teatrale Le Colonne di Sezze, vincitore di prestigiosi premi – cercheremo di capire che cosa questo capolavoro può dire a noi. Siamo in guerra contro un virus e l’idea era quella di ripartire da una guerra per raccontare il presente. Nella guerra di Troia c’è tanta umanità e soprattutto noi vediamo un uomo caricarsi sulle spalle suo padre Anchise. In questa nostra vicenda soprattutto gli anziani ci hanno lasciato e quando ricominceremo tutto, potremo farlo solo caricandoci sulle spalle le generazioni più anziane perché il futuro è impossibile senza il patrimonio del passato”.

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