LATINA – Dopo la prima notte di coprifuoco nel Lazio i trentatré Sindaci della Provincia di Latina hanno scritto in queste ore una lunga lettera al premier Conte e alle più alte istituzioni del Paese per chiedere sostegni concreti e non assistenziali per le attività produttive.
Le zone della movida e quelle di abituale ritrovo dei giovani, con lo scattare del blocco notturno della circolazione e degli spostamenti dalle 24 alle 5 del mattino, sono state sorvegliate speciali. Ad una prima ricognizione non sembrano essere emerse particolari criticità legate al rispetto dell’ordinanza regionale. Nella zona dei Pub, la più frequentata e quindi anche quella maggiormente attenzionata, i gestori hanno chiuso puntuali, cominciando alle 23,30 a salutare i clienti. Le saracinesche si sono abbassate già prima di mezzanotte in un paesaggio spettrale.
In strada pattuglie della polizia, dei carabinieri della guardia di finanza e della polizia locale come era stato chiesto dal Prefetto Maurizio Falco e disposto dal Questore Michele Spina.
Se qualcuno ha violato il coprifuoco, si è trattato di gruppi sparsi che hanno provato ad aggirare il divieto spostandosi in abitazioni private e rischiando pesanti sanzioni.