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intervista al professor Lubrano

Terapia intensiva neonatale, il Goretti dimezza i trasferimenti a Roma

Nuovi specialisti e una gara per strumentazioni di ultima generazione: verso l'accreditamento

LATINA – E’ partita in questi giorni una nuova gara d’appalto per dotare la Terapia Intensiva Neonatale del Goretti di ulteriori strumentazioni di ultima generazione. E’ stata indetta in questi giorni dalla Asl di Latina e potenzierà un servizio che era atteso da decenni e che, di recente, ha fatto passi da gigante. Arriveranno nuove culle attrezzate per l’assistenza ai prematuri, isole neonatali per l’assistenza di sala parto, un nuovo sistema di monitoraggio, anche dell’attività cerebrale del neonato, ecografi di ultima tecnologia per la diagnostica in neonatologia.

“Un grosso impegno economico da parte dell’azienda che fa parte di un percorso intrapreso da tempo per dare sempre maggiori servizi assistenziali all’utenza ed elevando il livello qualitativo”, spiega il professor Riccardo Lubrano, Primario di Pediatria e  Neonatologia del nosocomio pontino, spiegando che è stato avviato anche il percorso per far accreditare la Terapia Intensiva Neonatale del Goretti. Un percorso lungo che richiederà anche controlli sulle strutture, oltre che sul servizio e sulle strumentazioni.

MENO TRASFERIMENTI A ROMA – “Abbiamo cominciato a utilizzare più frequentemente la ventilazione non invasiva. Nel 2020 abbiamo assistito 80 neonati con la ventilazione non invasiva. In questo modo abbiamo ridotto drasticamente i trasferimenti su Roma. Ogni anno scendiamo di circa la metà e contiamo nel prossimo anno di portare tali trasferimenti ad un numero bassissimo”.

LATINA DIVENTA APPETIBILE – All’equipe si è unita la dottoressa Maria Katia Fares arrivata dal Policlinico Umberto I di Roma: “Ha una formazione e una profonda esperienza di assistenza neonatale maturata in Italia ed all’estero. Insieme a lei tutto il gruppo della Neonatologia e della UOC di Ginecologia sta sviluppando un lavoro comune per il raggiungimento dell’importante riconoscimento”, aggiunge Lubrano.

“Lo scopo è quello di ottimizzare tutta la ‘care’ della donna e del bambino- prosegue il professore – sia per il percorso nascita della gravidanza fisiologica che per quello delle gravidanze a rischio, perché la cura del benessere della madre e del bambino deve essere uno dei punti di forza del futuro del nostro ospedale. Questo ci sta permettendo di migliorare sempre di più le nostre performance assistenziali, e a tal fine stiamo creando un lavoro di squadra unica tra il reparto di Pediatria e quello di Ginecologia caratterizzato da contenuti tecnici ed umani di alto livello”.

LO SCREENING ECOCARDIOGRAFICO – “E’ arrivata a far parte della nostra famiglia anche la professoressa Flavia Ventriglia– aggiunge il Professore- dalla clinica pediatrica dell’Università di Roma ‘La Sapienza’. Il punto di forza della sua preparazione clinica è l’ecocardiografia prenatale.  Questo significa che tutte le gravidanze anche a Latina potranno beneficiare di uno screening ecocardiografico prenatale del feto.  Cosa che non è estremamente frequente in Italia per il numero esiguo di specialisti di tale branca”.

13 AMBULATORI –  Sono diventati 13 gli ambulatori plurispecialistici pediatrici e a quelli già esistenti si aggiungerà grazie ad una collaborazione con primario di Ortopedia del Goretti, Are,  l’ambulatorio di ortopedia pediatrica. “Per i neonati del Goretti è previsto un ‘follow up’ in casi di patologia Stiamo anche  cercando di fare in modo che venga attivata all’interno dell’ospedale, per ciascun nato, l’assegnazione del pediatra al fine di creare un filo diretto tra la struttura ospedaliera e quella territoriale”.

VISITARE LA STRUTTURA PRIMA DEL PARTO – Presto avvieremo in collaborazione con il professor Battaglia primario di Ginecologia un corso di preparazione al parto per spiegare alle donne cosa facciamo, far visitare la struttura prima del parto, e spiegare anche il percorso assistenziale che sarà offerto alla donna e al nascituro per dare sicurezza e tranquillità alla donna in questo particolare momento della sua vita”, conclude Lubrano.

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