LATINA – Sarà eseguito nella giornata di oggi lunedì 4 gennaio dal medico legale di Latina Maria Cristina Setacci, presso l’obitorio di Cisterna, l’esame sui resti umani trovati ieri intorno alle 15 sulla spiaggia di Foceverde, portati dal mare in tempesta.
LA SPERANZA – Nel frattempo, nelle ore successive al ritrovamento, la famiglia di Valter Donà, l’imprenditore di Terracina inghiottito nella voragine che si aprì sulla Pontina due anni fa, e mai più ritrovato, ha contattato la polizia chiedendosi se i resti umani trovati a Foceverde possano appartenere al loro congiunto. Al momento si tratta solo di una mera ipotesi, una speranza da parte della famiglia di poter seppellire finalmente le spoglie.
SQUADRA MOBILE AL LAVORO – “Tutto questo è ragionevole e umano, ma devo ribadire che al momento è impossibile stabilire l’identità di quel corpo – sottolinea il dirigente della squadra Mobile di Latina Giuseppe Pontecorvo – Non abbiamo alcun elemento che ci aiuti a stabilire nemmeno se si tratti di un uomo o di una donna, e ribadisco che è presto per formulare qualunque ipotesi. Attendiamo i risultati dell’esame sui resti che sarà effettuato in giornata, senza sapere se potrà darci subito le prime risposte. Per una eventuale comparazione biologica poi occorrerà ancora più tempo”, conclude Pontecorvo.
COME E’ ANDATA – A fare la scoperta sono stati due appassionati di mare appartenenti al Gruppo di nuoto in acque libere Open Water di Latina, che erano a passeggio sulla riva e hanno chiamato immediatamente il 113.
Sul posto è arrivata la polizia con gli esperti della Scientifica che hanno svolto i primi accertamenti svolgendo anche un sopralluogo sulla spiaggia alla ricerca di altri resti che non sono stati trovati. Tutto intorno allo scheletro c’erano centinaia di vegetali, rape bianche, trascinati a riva dalle onde.
Da un primo esame compiuto dalla polizia, non dove essere passato moltissimo tempo dal momento della morte; il corpo è stato a lungo in acqua, ma non abbastanza da decomporsi totalmente tanto che presenta ancora porzioni di pelle sul tronco. Ben visibili in particolare erano un avambraccio e una mano.
La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta e il pm di turno Marco Giancristofaro, come primo atto, ha affidato l’esame necroscopico che potrà stabilire il sesso, i tempi di permanenza in mare e se ci siamo segni di morte violenta. Tra le ipotesi quella che il corpo appartenga a un migrante. Ma non è escluso che possa essere arrivato dal canale Mascarello da dove con ogni probabilità proveniva il carico di vegetali che ha invaso la spiaggia davanti allo Space Time. Nessun riscontro invece dall’elenco delle persone scomparse di recente.