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riunione a Latina

Risorse europee in arrivo, rischio infiltrazioni mafiose: le prefetture di Latina e Caserta insieme per sorvegliare

Il Prefetto Falco: "Impedire alle aziende non legali di entrare nella White List e partecipare alle gare"

LATINA – I grandi appalti, in primis la Cisterna-Valmontone, i settori sensibili, come quello turistico-alberghiero tanto citare il più appetibile, e poi gare che saranno espletate per distribuire i fondi europei che pioveranno anche sul territorio della provincia di Latina e in quello confinante della provincia di Caserta. E’ qui, che cercherà di infiltrarsi nei prossimi mesi la criminalità organizzata ed è per questo che le Prefetture dei due capoluoghi hanno deciso di unire le forze e provare contrastare la capacità infiltrante di chi deve riciclare danaro sporco.

“Dobbiamo impedire che la criminalità organizzata di impossessi delle risorse europee e allo stesso tempo garantire che le opere vengano fatte rapidamente”, ha detto il prefetto di Latina Maurizio Falco, spiegando la necessità di cooperare tra province confinanti. “Noi prefetti vogliamo esercitare bene quello che è il nostro ruolo in materia di  interdittive antimafia e della iscrizione o non-iscrizione nelle white list: così si impedisce in chiave preventiva l’accesso alle gare  a quelle ditte che non sono “pulite” e risultano contingue alla mafia, perché non devono accedere alle risorse europee. Non sarà semplice anche perché  la volatilità delle aziende, di cui abbiamo discusso oggi,  è enorme in questo periodo, così come il movimento di capitali sospetti e il cambio della titolarità. Ecco perché il Macro, che è un gruppo che si occupa della geolocalizzazione delle consorterie criminali,  apre oggi anche a questo nuovo aspetto che è un interscambio immediato che servirà ai gruppi interforze e ai prefetti per emettere interdittive antimafia molto più calibrate e giuridicamente precise”, ha spiegato il prefetto Falco.

“Vorremmo  – ha aggiunto il prefetto di Caserta Raffaele Ruberto  – impegnarci ancora di più per prevenire, in questa situazione geografica piuttosto fluida, le azioni e le mire della criminalità organizzata, soprattutto in un momento difficile come quello pandemico. Niente di più facile che vogliano trasmigrare da un posto all’altro per far perdere le proprie tracce, come già fatto in passato. Metteremo quindi insieme il grande patrimonio informativo di cui dispongono le singole forze dell’ordine, facendole convergere in gruppi coordinati per cercare di  capire se ci sono spostamenti di sedi aziendali, o acquisizioni di aziende tra una provincia e l’altra e vedere se questi soggetti hanno delle connessioni co la criminalità organizzata”.

Alla riunione hanno partecipato fra gli altri il questore di Latina Michele Spina, il comandante provinciale dei carabinieri Lorenzo D’Aloia e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Umberto Palma.

“Vogliamo far sapere ai malintenzionati che tra le due province c’è un’interazione forte”, ha concluso Falco annunciando una prossima riunione congiunta dei Gruppi provinciali Interforze da tenersi a Caserta.

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