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Guano, piccioni morti e case al gelo: il nuovo (vecchio) caso del palazzo Inps di Via Eroi del Lavoro

Gli inquilini chiedono alle istituzioni di intervenire e minacciano un'azione legale

LATINA –  A Latina esplode per l’Inps un nuovo caso di immobili nel degrado e non si tratta di occupazioni abusive, ma di uno stabile con persone che pagano l’affitto. Uno strato di guano alto due centimetri sui balconi degli appartamenti disabitati e piccioni morti incastrati tra le reti di protezione segnalano una situazione-limite nel palazzo di via Eroi del Lavoro alle spalle della sede dell’istituto di previdenza. Ma non è tutto.  Da un mese gli appartamenti, abitati quasi tutti da persone anziane, alcune delle quali anche allettate e con disabilità,  sono senza riscaldamento. E ora gli inquilini minacciano un’azione legale per danni.

“Una situazione vergognosa e disumana  – riferisce un uomo  a nome del Comitato inquilini che si è costituito spontaneamente – nell’assoluta indifferenza del gestore dell’immobile, la Romeo gestione immobiliare, così come dell’Inps proprietario dell’immobile”. L’appello è alle istituzioni, perché intervengano “per chiedere all’ente di sanare una situazione di degrado e assoluto dal punto di vista igienico-sanitario per la presenza di sporcizia e abbandono ovunque”.

Succede a pochi giorni dalla soluzione del caso al “Colosseo”. “Questa volta però – sottolinea l’uomo  – la responsabilità è totalmente dell’ente che è inadempiente nei confronti di inquilini che hanno sempre pagato affitti e spese accessorie salate. A giorni ci rivolgeremo ad un legale per formalizzare una denuncia dettagliata ed una richiesta di risarcimento danni nei confronti di alcuni inquilini anziani e fragili che si stanno ammalano di bronchiti e polmonite a causa del gelo. Tra l’altro molti stanno riscaldando con stufe a gas con enormi rischi e pericoli per la sicurezza e l’incolumità di residenti e visitatori”.

La caldaia che mette in funzione il riscaldamento centralizzato secondo quanto riferiscono i condomini è guasta dal 1° marzo: “Da allora non è stata rimessa in funzione mentre l’ente continua senza riguardo ad addebitare le spese di riscaldamento”.

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