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primo paziente

Latina, è entrata in funzione al Goretti la nuova Pet Tc

Oreste Bagni, Medicina Nucleare: "Balzo in avanti per studio Alzheimer e in oncologia"

LATINA – “E’ come essere passati da una tv a tubo catodico a una televisione a cristalli liquidi piatta”. Oreste Bagni responsabile della Uoc di Medicina Nucleare del Goretti di Latina, fiore all’occhiello per il trattamento Sirt con cui si “bombardano” le metastasi del fegato, definisce così la nuova apparecchiatura arrivata grazie a una donazione della Fondazione Sanità e Ricerca ed entrata in funzione in questi giorni dopo una rodaggio durato tre settimane circa. Il primo paziente – spiegano dalla Asl – è stato trattato con successo il 14 gennaio.

Il tomografo PET digitale di ultima generazione (quello di Latina è il primo in Italia e  terzo in Europa) è combinato a una Tac a 64 strati dotata di software che consentono una molteplicità di funzioni.  “Un salto tecnologico notevolissimo – spiega Bagni – Dal punto di vista dell’harware, siamo oggi in grado di vedere cose tra i 2,5 e i 5 millimetri che prima era impossibile vedere in modo così precoce. Abbiamo poi dei software che utilizzando dei radiofarmaci specifici ci consentiranno, per esempio, in modo più agevole, lo studio dell’Alzheimer con dei traccianti che andranno a indicarci la deposizione delle placche. Per la Sirt, con un cristallo così sensibile, riusciremo ancora meglio a vedere le lesioni e come le abbiamo raggiunte, per capire che cosa abbiamo fatto e anche per pianificare successivi trattamenti. Allo stesso tempo le metodiche che incrementeremo ci consentiranno studi di dosimetria, sulla dose che abbiamo dato al tumore che stiamo trattando, per sapere se abbiamo raggiunto il loco il livello di concentrazione più efficace”.

“Le opportunità di miglioramento nel livello di qualità del servizio offerte dalla PET-TC digitale, vanno collocate all’interno di un percorso virtuoso che, da oltre un decennio, caratterizza la Medicina Nucleare del S.M. Goretti che, unica struttura di offerta pubblica del Lazio esclusa Roma, ha raggiunto traguardi importanti sia sul fronte dei volumi di attività (mediamente 2.500 esami annui), sia per l’integrazione dell’attività assistenziale con quella di ricerca sperimentale  – sottolineano dalla Asl – Le prospettive, con la nuova tecnologia, di ampliare l’offerta e di sostenere le iniziative di sperimentazione clinica in cui è coinvolta la UOC di Medicina Nucleare, saranno ulteriormente rafforzate grazie alla dotazione di innovativi radiofarmaci PET che consentiranno di erogare prestazioni altamente specialistiche per il trattamento di patologie come l’Alzheimer, i tumori cerebrali e neuroendocrini”.

Intervista a Oreste Bagni responsabile della Uoc di Medicina Nucleare del Goretti

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