ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

L'addio

Quella volta che Sepulveda incantò Gaeta: il ricordo di Enza Campino

La libraia e ideatrice di Libri Sulla Cresta dell'Onda racconta lo scrittore cileno scomparso per Covid-19

GAETA  – E’ un Luis Sepulveda cinquantenne quello che vedete ritratto a Gaeta in questo giorno di lutto per la letteratura mondiale. Alle spalle c’è Monte Orlando e la foto di Andrea De Meo è scattata a Villa Irlanda con lo sfondo magico del Golfo che lo scrittore cileno, morto per coronavirus, aveva imparato ad amare. Era il 1998 e a invitarlo da queste parti fu Enza Campino, libraia di Formia ideatrice con il fratello Riccardo della longeva rassegna Libri Sulla Cresta dell’Onda che ha portato in provincia di Latina tanti tra i più famosi autori italiani e esteri. “Il suo arrivo fu emozionante anche perché fu il primo nostro ospite internazionale in un’edizione che vide anche la presenza di Andrea Camilleri, Enzo Biagi e Luciano De Crescenzo”, racconta Enza Campino.

“Non poteva mancare una visita della città e Luis rimase particolarmente colpito dalla Montagna Spaccata, dalla Grotta del Turco dove lo portammo al mattino. Poi per la serata avevamo scelto il sagrato della chiesa di San Francesco nella Gaeta medioevale e lo spazio si riempì di tantissime persone e per chi lo vide dall’alto fu come avere davanti i lettori e lui sospesi tra cielo e terra”. Sepulveda ne fu entusiasta e promise di tornare. Lo fece il 24 giugno dell’anno successivo avvertendo del suo arrivo solo una settimana prima: “Eravamo spaventati, così poco tempo per organizzare, ma decidemmo di accettare. Non c’era internet e per avvisare le persone facemmo stampare volantini da distribuire in spiaggia. Temevamo di non avere pubblico, lui disse che andavano bene anche quattro persone, e invece arrivarono in tantissimi e fu un’altra chiacchierata di quelle indimenticabili”.

Una conoscenza che è diventata amicizia e lo scorso anno Enza e Riccardo Campino hanno partecipato alla festa italiana per i 70 anni di Luis Sepulveda: “Una cena tra amici, piena di ricordi di sorrisi e di abbracci e i suoi erano forti, avvolgenti, indimenticabili come sanno anche i lettori che hanno avuto modo di incontrarlo da vicino. E la serata si è conclusa con una cantante bravissima che gli ha dedicato la sua canzone preferita: Viva La Vida”.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto