LATINA – Era stata trasferita dal Dono Svizzero di Formia al Goretti di Latina in gravi condizioni per un’emorragia cerebrale. Era inoperabile e le sue condizioni sono andate aggravandosi fino alla morte cerebrale, giunta nelle scorse ore, inesorabile. E’ in questa situazione drammatica che, con un gesto di grande altruismo, il marito e i figli di una donna di 49 anni originaria del sud pontino, hanno deciso di donarne gli organi.
Dopo le fasi di accertamento previste per legge, i familiari si sono presi un tempo brevissimo di riflessione dopo essere stati messi a conoscenza della possibilità di salvare vite umane appese a un filo e la decisione è stata la più generosa: acconsentire all’espianto di cuore, polmoni, fegato e reni che, in queste ore, vengono trapiantati in pazienti in lista di attesa per un organo negli ospedali di Lazio, Toscana, Campania e Sicilia.
“E’ stato un impegno importante soprattutto in questo momento. Questo significa anche che la Asl di Latina nonostante la situazione di emergenza pandemica continua a organizzare i servizi più complessi e qualificati – sottolinea il direttore del Presidio Sergio Parrocchia – Un grazie a tutti, perché a questa operazione hanno collaborato davvero in tanti. Ha funzionato il nuovo modello organizzativo del coordinamento trapianti che per la prima volta viene applicato a un prelievo multiorgano”.
Organizzazione e tecnologie: il prelievo è stato infatti eseguito nella Sala ibrida di cui il Goretti dispone da Natale scorso.