LATINA – Alla provincia di Latina potrebbero arrrivare fino a 165 milioni di euro dei 15 miliardi destinati a sostenere la misura del Superbonus 110%, un’iniezione di risorse capace di far resuscitare l”intero territorio. Potrà accadere solo se i Comuni saranno celeri a sbloccare le procedure di accesso alla documentazione tecnica propedeutica e gli operatori di settore a fare la loro parte. E’ necessario infatti poter avere rapidamente accesso alla storia degli immobili per verificare la conformità urbanistica del fabbricato (una delle condizioni di base).
Per dare sostegno alla misura a livello locale, facilitando le interlocuzioni e l’assunzione di responsabilità di ciascuna parte, e offrire soprattutto chiarezza, il prefetto di Latina Maurizio Falco ha ospitato nella sala Cambellotti del palazzo della Prefettura la presentazione da parte di Ance Latina (Associazione Nazionale Costruttori Edili) del documento di sintesi per l’operatività del provvedimento, sottolineando che “la burocrazia non deve essere una palla al piede dell’economia, ma deve dare sponda allo sviluppo”.
“Dobbiamo – ha detto il prefetto Falco – far arrivare ai cittadini non soltanto messaggi di ammonimento e deterrenza sul comportamento da tenere, ma anche le opportunità di sviluppo che i provvedimenti del Governo stanno offrendo“.
“C’è la necessità di fare chiarezza sulle risorse messe a disposizione, 164 milioni in un solo anno, nato per risollevare un settore da molto tempo in crisi e che negli ultimi 12 anni ha perso il 50% di imprese e lavoratori e pensato in maniera così organica da renderlo difficoltoso dal punto di vista dell’applicazione per cui è necessario costruire un rapporto di vicinanza tra le associazioni di categoria, le imprese e tutto il mondo dei professionisti perché il superbonus possa rappresentare un’opportunità di lavoro per tutto il territorio che rappresentiamo”, ha detto il presidente dell’Associazione costruttori edili di Latina Pierantonio Palluzzi. Per spiegare le norme l’associazione ha dunque prodotto un vademecum.
Presenti all’incontro il Presidente della Provincia Carlo Medici e l’assessore all’urbanistica del Comune di Latina, Francesco Castaldo. Il primo ha sottolineato come i Comuni possano avvalersi, per rinforzare gli organici degli uffici, della collaborazione dei cittadini che beneficiano del reddito di cittadinanza: “Solo Latina ne ha 900 e non si tratta sempre di percettori passivi, ma anche di professionisti che hanno avuto problemi e di cittadini sono desiderosi di mettersi a disposizione con le loro competenze. Le pratiche d’archivio potrebbero essere affidate a loro”, ha detto Medici parlando anche come primo cittadino.
Per Castaldo esistono delle difficoltà oggettive “che sono aggravate in questo momento dal Covid e dal lavoro agile che in alcuni settori non funziona” e nel caso del Comune di Latina anche dal non avere un archivio informatizzato: “E’ stato avviato, ma ci vorrà tempo – ha sottolineato l’assessore intervenuto al posto del sindaco Coletta ancora in ospedale per il Covid – Sono invece due le buone notizie: esiste uno sportello telematico che permette a tutti di dialogare a distanza con la nostra amministrazione e un altro che consente di prendere appuntamenti telematici”. Castaldo ha garantito il massimo impegno per agevolare le pratiche.
