GAETA – Alcuni giorni fa, a Gaeta, un granchio blu dell’Atlantico è rimasto impigliato nelle reti di un pescatore esperto. Una sorpresa per lui e per il biologo marino Adriano Madonna che ha potuto vederlo da vicino sulla banchina del porto. Un elemento ulteriore per raccontare i cambiamenti climatici attraverso l’osservazione del mare e delle nuove specie che vi abitano. E’ infatti la prima volta che un granchio blu viene pescato casualmente proprio nel mare pontino, benché alcuni subacquei ne avessero segnalato da qualche tempo la presenza.
“Il mare si sta “aggiornando” – spiega il biologo marino – e questa volta l’attore è il granchio blu, detto anche granchio reale. E’ stato un pescatore di Gaeta, Damiano Di Nitto, a portarlo a terra. E’ un granchio che possiamo definire cosmopolita, lo troviamo ovunque, si spinge anche negli estuari dei fiumi, e non possiamo immaginare che sia arrivato qui da solo, ma con lo shipping, nelle acque di zavorra delle grandi navi che una volta arrivate qui scaricano. Così la nostra biodiversità diminuisce e viene rinnovata da nuovi acquisti”.
Un granchio molto bello, ma anche grosso e aggressivo: “E’ un grosso crostaceo e se si tenta di prenderlo le chele partono e non si sa bene con quali conseguenze”, racconta Madonna.
Non è stato facile nemmeno fotografarlo prima di restituirlo all’ambiente al quale ora appartiene, il mare di Gaeta: “E’ una mia filosofia: tutto ciò che vive e passa tra le mie mani ci tengo che continui a vivere. E’ un principio del mio operato come persona e come biologo”.