LATINA – Li abbiamo visti lavorare con maschere, tute e guanti, per un numero di ore indefinito, prendendosi rischi che nessuno stipendio potrà retribuire; avere cura degli altri e sacrificare la loro vita, limitando anche i contatti con i familiari. Li abbiamo visti stanchi e qualche volta ammalati o nelle tristi liste di chi non ce l’ha fatta. Come Lidano e Lorella. Oggi, per ricordare l’impegno dei professionisti del mondo della sanità, alle 11, nelle strutture sanitarie è stato osservato un minuto di silenzio per la Giornata Nazionale del personale Sanitario, Sociosanitario, Socioassistenziale e del Volontariato, istituita il 13 novembre 2020 con la legge 155, per onorare l’impegno, il lavoro e la professionalità del personale sanitario nel corso della pandemia da Coronavirus con il monito alle nuove generazioni a non dimenticare.
Gli Ordini delle professioni sanitarie della nostra provincia, che contano complessivamente circa 10.000 iscritti – spiega in una nota il presidente dell’ordine dei medici di Latina Giovanni Maria Righetti – vogliono rendere omaggio a tutti i colleghi, vittime del Covid, scomparsi nell’adempimento del proprio dovereo. Un gesto simbolico ma importante e doveroso, non solo per dimostrare il rispetto e il ricordo per i colleghi che non ci sono più, ma soprattutto per ricordare come il personale Sanitario, Sociosanitario, Socioassistenziale e i Volontari, in questi lunghi mesi dallo scoppio della pandemia, siano stati, per molti pazienti, l’unico contatto con il mondo esterno.
