LATINA – Sulle strade della provincia di Latina si corre ancora troppo e troppo spesso non vengono utilizzate le cinture di sicurezza soprattutto da chi siede sui sedili posteriori delle auto. Sono queste, velocità e mancato uso delle cinture, due delle principali ragioni che hanno reso drammatici altrettanti incidenti avvenuti il primo sulla Frosinone-Mare, l’altro all’alba di domenica sulla Pontina. Sono gli incidenti più eclatanti, ma non gli unici avvenuti di recente: in totale, nelle ultime due settimane, sette persone, tre motociclisti e quattro automobilisti, tra cui tre giovanissimi hanno perso la vita in incidenti stradali che potevano essere evitati o avere conseguenze meno tragiche. La tecnologia ha fatto passi da gigante, ma i comportamenti individuali non sono al passo.
A SCUOLA DI SICUREZZA – Per richiamare gli automobilisti e non solo, il comandante provinciale della Polizia Stradale di Latina, Gian Luca Porroni rilancia un’azione di sensibilizzazione, chiede il sostegno dei media e annuncia una serie di incontri nelle scuole di ogni ordine e grado con interventi “su misura” per raggiungere i conducenti più giovani, ma anche le famiglie: “Sono spesso i più piccoli a fare da sentinella, a raccontarci che i genitori non indossano la cintura, oppure che usano il telefono mentre guidano”, dice rimarcando che stare dentro le regole serve a garantire soprattutto chi guida. “Dopo la chiusura dovuta alla pandemia ci aspettavamo un’estate a rischio e invece è andata piuttosto bene. Ma a settembre il quadro è cambiato”.
Porroni, con il suo vice Tiziano Canu, parlano nella sala stampa della sede di Via dei Volsini mentre è in corso un servizio speciale dedicato all’uso delle cinture di sicurezza, anche per ricordare la recente azione di prevenzione svolta su indicazione del Questore di Latina, sulle minicar: “I risultati ci sembrano buoni, abbiamo controllato molti veicoli alcuni dei quali usati come discoteche ambulanti, ci sono state sanzioni, ma a noi non interessa fare multe, i controlli servono a fare prevenzione”.
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E C’E’ CHI PROVA A SCAPPARE – C’è anche chi prova a fuggire alla vista della polizia stradale come accaduto nei giorni scorsi a Latina dove un automobilista non si è fermato all’alt ed è stato inseguito e raggiunto nel cortile di un’abitazione privata dove era sceso dall’auto sperando di poter affermare che non era lui a guidarla. Poi, si è capito il perché: “Lo avevamo seguito senza mai perderlo di vista un attimo e ai controlli è emerso che senza patente perché gli era stata revocata, l’auto senza assicurazione e senza revisione era già stata sequestrata”. Un caso limite, ma a quanto pare non straordinario: “Purtroppo sono frequenti soprattutto i casi di chi è privo di copertura assicurativa o ha la patente revocata. Anche quando ci sono incidenti con fuga, spesso la causa è questa”.
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