LATINA – Dopo la condanna rispettivamente a 7 e 8 anni inflitta dal Tribunale di Latina ai due pusher che diedero la morte ad Arianna Briasco consegnandole le ultime dosi mortali di eroina, la mamma della sedicenne scomparsa tragicamente nel 2015 ha pubblicato un post parlando della vita e rivolgendosi ai ragazzi per lanciare un messaggio positivo.
“Un grazie alla Procura per il lavoro svolto, perché non deve passare l’idea che lo spaccio di sostanze illegali possa essere un lavoro alternativo, perché i dati di morte per spaccio, soprattutto nei minori , è allarmante. Arianna aveva 16 anni, batte forte il cuore nel petto di mia figlia.
La condanna non mi riporterà indietro la mia Ari, che aveva un diritto inalienabile alla vita , ed ognuno farà i conti con la propria coscienza , ora è giusto che paghi anche chi ha sbagliato.
È un dolore che non se ne andrà mai, lo porto quotidianamente addosso, ci sono momenti in cui arriva molto forte e morde.
Ma il dolore si può trasformare, diventa un compagno di viaggio, un maestro di vita. Avrei potuto restare buttata sul divano a disperarmi, a sperare di morire dalla mattina alla sera, tutti i santi giorni, e ritirarmi completamente dal mondo.
Ma ho scelto di rialzarmi, ho scelto di rinascere.
Ai giovani dico, cercate la bellezza e la forza che avete dentro, non lasciatevi annichilire, abbiate il coraggio di dire di “NO”. Perché sapete bene cosa è giusto e cosa è sbagliato. Perché basta una bravata, basta una volta per non esserci più. E mia figlia non c’è più. La vita non è un gioco, la vita non perdona , imparate a dire “NO”.
Un figlia “spettinata” Arianna, la sua adolescenza complicata, il desiderio di sentirsi indipendente supera l’asticella dell’accettabile, le compagnie sbagliate, la droga, la catastrofe, l’abisso, il mio..
Non esistono figli cattivi e nemmeno cattivi genitori, Il problema non sono le canne, la droga, quella è solo la punta dell’iceberg.
Esiste l’adolescenza, fra crescita e disagio.
I dati sul consumo di droghe e alcol a Latina, è allarmante.
Il disagio è enorme, io lo sento il rumore sociale di una situazione sociale che potrebbe esplodere.
E’ necessario un progetto per la gioventù ancor prima di una protezione della gioventù
Dobbiamo chiederci sempre che cosa stiamo facendo per i nostri giovani (o con loro) per migliorare la loro fiducia e il loro coinvolgimento nei progetti che li riguardano.
E’ necessario agire sulla responsabilità della società nei confronti di questo argomento, occorre informazione, prevenzione, sostegno alle scuole e alle famiglie.
Dobbiamo agire sul depistaggio precoce e migliorare la formazione dei docenti; alcol/tabacco/droghe , inventare e/o preparare materiale didattico sul tema.
E’ essenziale fare in modo che i giovani si avvicinino al tabacco, come pure all’alcol, il più tardi possibile. Per far questo bisogna agire sull’insieme della società facendo in modo che tutti siano responsabilizzati nei confronti di questo argomento.
Meno indifferenza, meno chiacchere, meno pregiudizi , più UMANITA’ , RESPONSABILITA’ e SOSTEGNO.