LATINA – Diciotto dei 55 migranti arrivati a Latina da Lampedusa nei giorni scorsi, trasferiti a Cori per osservare la quarantena necessaria scongiurare nuovi contagi da Covid-19, nella notte hanno abbandonato la struttura di accoglienza e si sono allontanati violando le prescrizioni. L’isolamento fiduciario infatti è obbligatorio dal momento che erano insieme ai 12 migranti dello stesso gruppo risultati positivi. Si tratta di 17 tunisini ed un egiziano, tra i quali 5 minorenni e 2 donne.
Tutti già sottoposti a tampone orofaringeo e risultati negativi, secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte della polizia, i diciotto si sarebbero allontanati intorno alla mezzanotte dopo aver scavalcato alla spicciolata un muro laterale dell’edificio ed eluso la sorveglianza da parte delle forze di polizia presenti sul posto, approfittando del buio.
Le ricerche scattate subito dopo sono state condotte personalmente dal Questore Michele Spina insieme con gli agenti delle Volanti e della Mobile. Sette immigrati sono stati subito rintracciati si erano nascosti nella macchia delle campagne circostanti la stazione ferroviaria di Cisterna e lungo i binari.
E’ stata quindi allertata la Polizia Ferroviaria, visto che i poliziotti erano impegnati nelle ricerche lungo i binari, ove probabilmente si nascondevano altri stranieri: si è reso quindi indispensabile far rallentare la marcia dei treni in transito per garantire la sicurezza e l’incolumità degli agenti e dei migranti.
Le fotografie degli stranieri non ancora rintracciati sono state diffuse anche alla stazione Termini.
Furioso il sindaco di Cori De Lillis.
