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lo sfogo

Ranieri: “A Latina mai più assegnazioni di impianti sportivi senza bandi: il rispetto delle regole è anche il senso dello sport”

L’intervento dell’Assessore al Patrimonio dopo le critiche

LATINA  – E’ stato attaccato su più fronti sui ritardi nell’iter dei bandi per affidare gli impianti sportivi.  L’Osservatorio per lo Sport ha criticato “le decisioni prese dal Comune di Latina che, in piena emergenza Covid e con tutte le difficoltà che sta vivendo il mondo dello sport, da un giorno all’altro, revoca l’utilizzo temporaneo del PalaCeci di Latina e intima la chiusura della piscina comunale open (all’aperto)”.

Giovanna Miele di Forza Italia ha chiesto una commissione congiunta per analizzare le ragioni dell’impasse.

L’assessore Ranieri risponde alle accuse e si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “I Consiglieri e le Associazioni che oggi si lamentano di una mancata gestione, mi auguro si riferiscano ai 20 anni precedenti, perché quelli sì che hanno creato soltanto insicurezze e iniquità. Continuare senza alcuna regola non è giusto né possibile. Lo dico quindi senza giri di parole: pensare di poter assegnare gli spazi pubblici, siano impianti sportivi o no, senza bandi e le necessarie autorizzazioni, significa prendere in giro l’intera comunità sportiva e tutti i cittadini”.

Ranieri ripercorre i “quasi tre anni dalla nomina ad Assessore della Giunta guidata dal Sindaco Damiano Coletta, in questa esperienza civica che ha avuto come mandato quello di ri-sistemare Latina” e traccia il quadro: “Qui, prima del 2016 e salvo qualche eccezione, le strutture pubbliche sono state assegnate senza alcun criterio ufficiale. E questo modus operandi riguardava in particolare proprio gli impianti sportivi. Se da un lato c’era una velocità nell’iter – perché di fatto, un iter amministrativo vero e proprio non c’era – dall’altro non solo si mettevano a repentaglio le strutture pubbliche, perché non c’era di fatto alcun criterio d’assegnazione, ma erano mancanti anche le minime garanzie d’utilizzo. Senza parlare degli investimenti di quelle società che, in buona fede, hanno effettivamente migliorato le strutture che hanno avuto, prive di alcun documento che attestasse l’approvazione della loro progettualità”.

Ranieri spiega che l’Ente ha “incontrato le Federazioni sportive per proporre e discutere un protocollo con le scuole che permetta un loro rientro in sicurezza, avendo una graduatoria già pronta da agosto” e che “molte società si sono impegnate nel corso degli anni a migliorare le strutture, nonostante non avessero alcuna certezza, e stanno dialogando  per risolvere la situazione”.

Non penso  – conclude  – che sia il caso di soffermarmi su chi, al venire meno di un vero e proprio privilegio, ha iniziato a gridare ad uno scandalo che non c’è. O perlomeno che non c’è più. I beni di cui stiamo parlando sono di tutti. Assegnare le strutture in base a criteri certi, significa rendere migliore la nostra città. Non è questo il senso ultimo di ogni sport?

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