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l'intervista

Massimiliano Sist, da Aprilia a Francoforte per seguire un satellite che “legge” gli oceani

Dopo il lancio del Sentinel-6 il fisico pontino esperto di metereologia ci racconta l'ultima missione

LATINA – Il satellite è “vivo”. Massimiliano Sist, fisico 42 enne di Aprilia appare più rilassato ora che il Copernicus Sentinel-6  è entrato in orbita e ha cominciato a girare intorno alla Terra per raccogliere e fornire una quantità di dati utili a studiare i cambiamenti climatici. Il razzo che ha sparato nello spazio il “Michael Freilich” ha dato il via a una missione operativa partita con successo sei giorni fa, alle 18,17  del 21 novembre dalla base di Vandenberg in California.

DAI FULMINI AI MARI – “Il lancio è andato benissimo e il primo segnale dal satellite che si stava posizionando è arrivato dopo pochi minuti, poi progressivamente si accenderanno tutti gli strumenti a bordo. Una missione destinata a durare molti anni, e siamo molto soddisfatti di come è andata questa fase”, commenta Sist che dopo essersi laureato in Fisica alla Sapienza (prima aveva fatto lo scientifico al Meucci di Aprilia), per circa 9 anni ha studiato i fulmini presso il Centro di Metereologia dell’Aeronautica Militare a Pratica di Mare facendo, contemporaneamente, il dottorato. Oggi è in forze a Eumestat, l’Agenzia europea specializzata nella gestione dei satelliti meteorologici che fornisce dati a carattere meteorologico e climatologico, oltre che immagini,  24 ore al giorno per 365 giorni l’anno.

Ma che cosa ci dirà quest’occhio nello spazio?

“I dati che ci trasmetterà il satellite sono in formato grezzo, sono segnali elettromagnetici, noi a Eumestat traduciamo questi segnali in quantità utili per gli scienziati. In questo caso avremo informazioni di dettaglio sul livello dei mari che è uno degli indicatori fondamentali per misurare l’innalzamento degli oceani causato dal  riscaldamento globale. Lo strumento a bordo del satellite è molto preciso e  può fornire informazioni in tempo reale non solo sull’altezza media del livello del mare, ma per esempio sull’altezza delle onde e su dove si stanno formando, informazioni preziose per i centri di allerta Tsunami, ma anche per calcolare la velocità del vento sul mare che è una misura importante per tutta la meteorologia soprattutto in punti dove non si hanno stazioni di rilevamento”.

Il Sentinel passerà anche sulle coste pontine, quando si potranno vedere e usare questi dati?

“I dati non saranno disponibili prima di sei mesi, perché ci vorranno sei mesi prima che il satellite diventi pienamente operativo; i primi dati saranno di test e solo quando saremo sicuri che tutto funzioni, li distribuiremo agli utenti. A quel punto saranno su un sito dove chiunque potrà accedervi, anche il semplice cittadino che vorrà vedere solo qualche immagine. Dati anche locali che saranno “open”, accessibili da tutti”.

Intanto il satellite è già in orbita e gira velocemente.

“Compie un giro intorno alla terra ogni cento minuti, passando sullo stesso punto ogni due settimane”,  spiega il ricercatore  che da Francoforte, dove si è trasferito con la giovane famiglia, moglie e due bambini,  leggerà i dati per tradurli e metterli a disposizione della comunità scientifica.

Hai sempre saputo che questo campo sarebbe stato il tuo mestiere?

“No, dopo essermi laureato un amico mi ha parlato di una posizione aperta al Centro di Metereologia a Pratica di Mare, e quasi senza troppa convinzione feci un primo colloquio e poi un secondo, e alla fine mi hanno preso. Mi è piaciuto e sono rimasto lì per nove anni fino a quando si è aperta questa nuova opportunità di lavoro in Germania dove ha sede Eumestat che raccoglie i dati satellitari di diverse missioni, li processa e li rende fruibili per i diversi istituti metereologici nazionali”.

Come ti trovi a Francoforte?

Bene, non è stato facile, ma ci troviamo bene. I bambini parlano tedesco, noi ancora no, ma qui con l’inglese si va dappertutto. E poi c’è una grande comunità italiana.

Fai un lavoro che ti piace e che è entusiasmante per il contributo che può dare alla scienza. Consigli per gli studenti?

Il mio ingresso in questo mondo è stato piuttosto casuale, ma se posso dare un consiglio è un settore in espansione con grandi opportunità di lavoro, si è investito e si sta investendo molto e si fa fatica a trovare persone con le competenze necessarie. Se c’è un ragazzo che sta pensando a che indirizzo di studi prendere, io ci farei un pensiero, perché offre ancora tanto. Si può spaziare da Ingegneria Aeronautica a Ingegneria delle Telecomunicazioni, Fisica a indirizzo geofisico, ma servono anche figure come ingeneri informatici, programmatori, sviluppatori.

IL RACCONTO DI MASSIMILIANO SIST

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