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Pazienti dalla Campania a Formia, la sindaca Villa: “La salute non ha confini, i problemi del Dono Svizzero sono altri”

La Procura della Repubblica apre un'inchiesta

LATINA – “La salute non ha confini”. La sindaca di Formia Paola Villa risponde sui social alle notizie di stampa che riportano “il problema”  costituito dall’arrivo al Dono Svizzero di pazienti provenienti dalla Campania fortemente attenzionato dalla Asl di Latina: “Mi appello all’art. 32 della Costituzione italiana: il diritto alla salute e il rispetto della persona umana. Non esistono e non devono esistere confini locali o regionali che dir si voglia, rispetto alla persona e alla salute“, scrive in un post.

L’INCHIESTA – Succede nelle ore in cui si apprende (lo scrive Il Messaggero di Latina) che la Procura della Repubblica di Latina ha aperto un’inchiesta sul caso e che gli agenti del commissariato di polizia di Formia hanno acquisito i nomi e i dati relativi ai pazienti. Un’inchiesta dovuta, visto il grande risalto e anche la preoccupazione delle autorità locali sul fenomeno che se si ripetesse potrebbe mettere in crisi la tenuta delle strutture pontine,  ma che corre sul filo della norma essendo il servizio sanitario “nazionale” per definizione e l’emigrazione sanitaria un fenomeno fino ad ora non solo tollerato, ma considerato normale e largamente utilizzato.

I PROBLEMI SONO ALTRISecondo la sindaca Villa inoltre i problemi sono altri: “Oggi nel nostro Ospedale i problemi sono ben altri che discutere della provenienza di pazienti e malati. La Direzione Sanitaria deve porre attenzione e cura sui percorsi covid e tenerli ben delineati e distinti dai non covid. Il territorio del basso Lazio in tante occasioni è stato da aiuto e in tante occasioni ha messo davanti a tutto la civiltà e l’umanità”.

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