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i dati Asl

Covid-19, morti più che raddoppiati in venti giorni, ora sono 119

274 nuovi contagi portano a 4000 il dato delle prime tre settimane di novembre

LATINA – Altri sei decessi di pazienti di Latina, Aprilia, Terracina di età compresa tra i 75 e i 94 anni portano a 119 il conteggio totale delle vittime pontine del coronavirus da marzo ad oggi, più del doppio rispetto all’inizio del mese quando erano erano 56 (bollettino 1 novembre).

NOTIFICHE IN RITARDO – Sono stati 274 invece i nuovi contagi ufficializzati il 20 novembre, che portano a 4000 il conteggio dei nuovi positivi nelle prime tre settimane di novembre. Giovedì erano stati 186 in vistosa discesa rispetto ai giorni precedenti. Una mera illusione dovuta al fatto che i numeri contenuti nel bollettino ufficiale, relativi agli esiti dei tamponi eseguiti nelle cinque postazioni drive-in del territorio, sono in ritardo e facendo due rapidi conti la flessione era dovuta al fatto che i dati sono quelli relativi agli esami eseguiti domenica quando le postazioni per i tamponi lavorano mezza giornata.

Tra i nuovi contagi i numeri più alti si registrano nel capoluogo con 71 positivi e ad Aprilia dove se ne contano 51. Altri 29 riguardano Terracina, 14 Minturno, 12 Cisterna, 11 Priverno e Formia, 10 Fondi e Sezze, 8 Sabaudia e 6 Pontinia, numeri più contenuti negli altri comuni pontini. Si aggiorna così il quadro generale con 7417 contagi totali dall’inizio della pandemia e 1700 guariti. Sono 5598 gli attuali positivi in provincia, di cui 5430 trattati in casa o in isolamento.

Il Lazio secondo gli ultimi dati ha  un RT a 0,82 (dato regionale mentre non viene fornito l’indice delle province).” Il rigore e lo sforzo che abbiamo messo tutti nell’introdurre e rispettare le regole di contenimento sta dando dei risultati. Le regole che ci siamo dati funzionano grazie allo sforzo della nostra comunità Ora non molliamo. Bisogna continuare ad abbassare la curva, deve diminuire il contagio, i ricoveri e i decessi. Continuiamo a combattere perché questo è il modo di uscire da questa fase, salvare vite umane e tornare a vivere. Il nemico è il virus non le regole e i comportamenti individuali per fermarlo”, ha detto il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti.

 

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