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verso il V-Day

Vaccino anticovid, nel Lazio dentisti 16esimi nell’elenco delle categorie a rischio. Giri: “Svista grande che va corretta”

L'odontoiatra, consigliere di Latina Bene Comune, si appella alla Regione e all'Ordine dei Medici

LATINA –  “Una svista grande, che va assolutamente corretta”. Mentre Latina prepara il suo V-day, in programma domani (martedì 29 dicembre) al Goretti, anche alla presenza dell’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato, Francesco Giri, dentista e consigliere di Latina Bene Comune,  commenta con queste parole il documento della Regione Lazio che ha messo in sedicesima posizione, nell’ordine di priorità per il vaccino anti covid, la categoria degli Odontoiatri.

I dentisti e i loro collaboratori, igienisti dentali e personale infermieristico di studio, vengono infatti dopo gli amministrativi della Asl, dopo i farmacisti, dopo i veterinari, dopo il personale religioso e i mediatori culturali. Eppure gli odontoiatri fanno parte anche formalmente dell’Ordine dei Medici e nella prima fase della campagna vaccinale è stato incluso tutto il personale sociosanitario, anche non dipendente, delle strutture sanitarie pubbliche e private.

“Consultando quel documento sono rimasto basito. Tutto il personale che lavora nei nostri studi ha diritto di continuare a svolgere la propria professione nel rispetto della propria salute e soprattutto cercando di rispettare la salute degli assistiti, perché gli studi odontoiatrici, così come citato in diversi studi scientifici, possono rappresentare centri di diffusione del virus. Lo trovo inaccettabile, oltre ad essere contro ogni logica scientifica e di buon senso. Numerosi studi asseriscono che, escludendo gli operatori impegnati in reparti Covid, la categoria degli Odontoiatri è in assoluto la più esposta al contagio”, dice Giri facendo notare che altre regioni, come la Toscana, si sono regolate diversamente.  “E’ da maggio che operiamo nel pieno rispetto dei protocolli, ci aspettavamo maggiore attenzione dalla Regione e anche da parte dei nostri organismi di categoria. Mi chiedo se l’ordine dei medici e le associazioni di categoria ANDI ed AIO siano state partecipi di questo processo”, aggiunge il professionista.

E’ partito così l’appello ai rappresentanti istituzionali: “Mi sono premesso di fare presente questa situazione ai rappresentanti istituzionali del territorio e in particolare all’onorevole Enrico Forte e mi auguro che possano operare per correggere questa svista macroscopica”. Domani D’Amato sarà a Latina, una buona occasione per chiedere conto della scelta.

 

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