LATINA – Un ragazzo di 27 anni di Terracina è deceduto nelle scorse ore nella Rianimazione covid dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove era ricoverato. Non era vaccinato nonostante la sua delicata condizione di base, con fattori di rischio come l’obesità e aveva l’asma bronchiale. Luigi Cossellu era arivato già gravissimo al pronto soccorso, e sottoposto alla ventilazione con il casco, se l’era strappato, rifiutando sostanzialmente le cure per poi convicersi quando era già troppo tardi.
Un dramma che si aggiunge a quello della 28enne di Aprilia morta al Policlinico Umberto I dove era ricoverata, anche lei non vaccinata e in gravidanza. Il bimbo, nato prematuro, ora è estubato e stabile, ma per lei non c’è stato nulla da fare. Durante le fasi della degenza si è tentato di tutto per salvare la vita della giovane, compresa la terapia intensiva in Ecmo.
“Al Goretti abbiamo progressivamente messo a disposizione dell’emergenza 8 posti di Rianimazione Covid – spiega il direttore della Uoc, Carmine Cosentino – mentre 6 letti sono rimasti a disposizione dei pazienti non covid. Dei 16 pazienti covid che abbiamo trattato in questa quarta ondata, 14 non erano vaccinati e i deceduti sono tutti pazienti non vaccinati. La loro condizione è praticamente la stessa che vedevamo nella prima ondata di covid: arrivano tardi, con una polmonite interstiziale diffusa e le funzioni respiratorie compromesse. Spesso i più giovani sono anche intolleranti al casco”.
L’età media dei ricoverati nella Rianimazione dell’ospedale di Latina ha tra i 50 e i 60 anni. Ma qualche volta, come nel caso di oggi, si tratta di pazienti giovanissimi. Poco tempo fa era morto un 34enne di Latina.