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operazione eximere

Falsi certificati per evitare il vaccino contro il covid-19: nei guai un’avvocatessa di Latina e un medico

L'indagine del Nas che ha scoperto il sistema

LATINA – Un’avvocatessa del Foro di Latina e un medico di medicina generale della Asl Roma 6 sono finiti nei guai nell’operazione Eximere, accusati di falsità ideologica in atti pubblici in concorso fra loro per aver prodotto falsi certificati che servivano ad evitare il vaccino contro il covid alle categorie per le quali era previsto l’obbligo. In particolare, la professionista procacciava clienti e incassava 150 euro per ogni certificato emettendo fatture per prestazioni legali in realtà mai fornite, mentre il medico produceva attestazioni false relative allo stato di salute.

Dopo le indagini condotte dal Nas di Latina, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri,  il provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Velletri ha portato questa mattina all’arresto dell’avvocatessa che si trova ai domiciliari, mentre per il camice bianco è scattata l’interdittiva dalla professione per un anno.

Da quanto emerso nel corso degli accertamenti dei carabinieri del Nucleo Tutela della Salute partiti a marzo del 2021, si tratta di un “radicato e diffuso sistema illecito in cui il medico si prestava a rilasciare falsi certificati di esenzione dalla vaccinazione in assenza delle condizioni cliniche documentate e in violazione dei propri doveri, a numerose persone che volevano proseguire la propria attività lavorativa senza ottemperare all’obbligo vaccinale impostogli”.

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