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Il presidente della Regione Lazio Leodori a Formia con il sindaco Taddeo nelle zone disastrate – AUDIO

Il primo cittadino: "Chiesto lo stato di calamità naturale, andrò a trovare le famiglie sfollate"

FORMIA – Questa mattina il vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori ha voluto visitare con il sindaco di Formia Gianluca Taddeo i luoghi colpiti dal nubifragio che ha causato frane e smottamenti. Obiettivo, valutare insieme ai sindaci e alla Protezione Civile del Lazio i danni subiti.

“Sono qui per esprimere la mia vicinanza e quella della Regione Lazio a tutte le aree pesantemente colpite dal maltempo. Faremo tutto il necessario per ripristinare uno stato di normalità, ci sono esigenze pratiche che vanno affrontate immediatamente, come ripulire le strade dal fango e permettere al sistema produttivo di riprendere la propria attività. Una volta effettuata la stima e valutata la precisa natura delle pesanti conseguenze delle intense piogge di ieri, la Regione farà il possibile per mettere in campo, in breve tempo, tutte le azioni necessarie dal punto di vista economico e strutturale, per aiutare i sindaci e i cittadini del territorio”, ha dichiarato  Leodori nel corso del sopralluogo.

Come è noto il sindaco Taddeo ha riunito con urgenza la giunta e ha già  avviato la procedura per chiedere lo stato di calamità naturale. A poche ore dal disastro, qui con noi, fa il punto della situazione: “Abbiamo fatto una ricognizione dello stato dei luoghi per ripartire con una riqualificazione strutturale”, ha spiegato il primo cittadino che visiterà nelle prossime ore gli sfollati. La strada è collassata e le case di Santa Maria La Noce, la più colpita, sono anche senza acqua e luce: “Serve un piano non solo emergenziale”, aggiunge Taddeo che convocherà a breve un consiglio comunale tematico.

Il sindaco su Gr Latina

“Purtroppo si conferma e prosegue il drammatico impatto dei cambiamenti climatici che fra siccità e maltempo, con fenomeni di natura tropicale, diventa sempre più incontrollabile provocando vittime oltre a danni all’agricoltura per oltre 5 miliardi nella sola estate passata ma che prosegue anche in questo inizio autunno”, afferma A. Perfili presidente Cia Lazio. Sono infatti pesantissimi gli effetti dell’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta ieri, sulla provincia di Latina ed in particolare sul litorale pontino. Una tromba d’aria e un vero e proprio nubifragio che hanno inferto un altro duro colpo al settore agricolo locale ed in particolare nelle campagne di Sabaudia e Terracina. A fare una prima conta dei danni, per oltre 5 milioni, invocando subito lo stato di calamità naturale è la CIA Agricoltori italiani di Latina.

Una situazione drammatica al punto tale che chiederemo alla Regione Lazio lo stato di calamità naturale. Le nostre aziende sono in ginocchio ed è a forte rischio la capacità produttiva di un territorio agricolo di rilevanza nazionale ed europeo.
In queste ore i nostri uffici provinciali procedono ad una stima dei danni subiti, che vanno da alberi sradicati, alle coperture delle serre divelte con strutture fortemente danneggiate e piantagioni, in particolare orticole distrutte.

I nostri agricoltori non fanno in tempo a risollevarsi da situazioni critiche che se ne presenta subito un’altra. Dalla pandemia al conflitto in Ucraina, con le ripercussioni sull’aumento delle materie prime e il caro carburante, fino alla siccità e ora ai danni causati dal maltempo. Le aziende hanno bisogno di un aiuto concreto ed urgente per far fronte all’ennesima difficoltà, le attese anche di due anni per gli aiuti provocano ulteriore depauperamento dell’economia pontina e laziale: ristori immediati e snellimento delle procedure.

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