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Intitolazione fascista, Bruni ritira, ma il consiglio comunale va deserto su Abc

Dopo le tensioni in giunta sulla gestione rifiuti, è mancato il numero legale

LATINA – E’ mancato il numero legale al consiglio comunale convocato per questa mattina, preceduto dalla bufera scatenata dalla mozione presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Cesare Bruni che chiedeva di intitolare una via o una piazza cittadina ad uno dei fascisti che si resero autori della Marcia su Roma nel 1922. Bruni ha comunicato questa mattina l’intenzione di ritirare la sua mozione.

La spaccatura che ha fatto andare deserta la seduta, invece, riguarda un’altra questione e si era manifestata già nell’ultima giunta quando il vicesindaco Carnevale della Lega e l’assessore Cosentino di FI avevano lasciato la seduta in polemica con la delibera poi approvata ugualmente per dare mandato agli uffici di decidere una nuova forma giuridica per Abc.

Non erano in aula questa mattina  la sindaca Matilde Celentano, tutti i consiglieri di opposizione, e molti della maggioranza: Anzalone, Bellini, Belvisi, Campagna, Ciolfi, Censi, Cochi, Coletta, Coletta. Coriddi, Coluzzi. De Amicis, Di Matteo, Furlanetto, Galardo, Isotton, Maiocchi, Pagano, Ranaldi, Scalco e Valletta.

Dopo l‘appello il presidente del Consiglio Raimondo Tiero  ha aggiornato la seduta a data da destinarsi. Intanto è apparsa sotto i portici dell’Intendenza di Finanza in piazza del Popolo la scritta in foto: Fazzone, Durigon e calandrini, giù le mani dai rifiuti pontini. Abc pubblica”.

A proposito della mozione Bruni, invece, è lo stesso consigliere a spiegare che “l’iniziativa voleva essere, al pari di altre, un contributo sincero all’elaborazione della storia e della memoria della nostra città. E’ stato però’, completamente travisato il senso di questa mozione che voleva solo recuperare un pezzo di storia del territorio e non certo esaltare il passato regime o i suoi metodi. Si è rivelata, mio malgaro, eccessivamente divisiva e fonte di accese polemiche che rendono per me inevitabile il ritiro della stessa, anche per l’alto senso delle istituzioni che mi appartiene e che è superiore ad una sconfitta personale”.

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