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Latina città cardioprotetta, la cardiologa Rita di Rosa: “Bisogna fare di più”. Monteforte: “La nostra città sarà esempio virtuoso”

Dopo la scomparsa del dirigente al Bilancio Giuseppe Manzi, le proposte in consiglio comunale

LATINA – Il grave lutto che ha colpito l’amministrazione di Latina per la prematura scomparsa del dirigente Giuseppe Manzi, ricordato oggi in Consiglio comunale dall’assessore al ramo Gianmarco Proietti  in occasione della presentazione del Rendiconto di Bilancio 2019, l’ ultimo importante atto firmato dal Ragioniere Generale, è stata l’occasione per tornare a parlare di Latina Città Cardioprotetta il progetto partito due anni fa grazie ad una rete formata da realtà sanitarie e di volontariato, sostenute dall’Amministrazione comunale.

“Ma non basta. Bisogna fare ancora di più per diffondere la cultura dell’emergenza – dice Rita Di Rosa cardiologa e componente del consiglio generale LBC – Gli studi hanno stabilito che, nell’ambito dell’emergenza nei luoghi pubblici, l’intervento dei laici è fondamentale per salvare le vite. Latina città cardioprotetta serve a questo perché tutti possono usare i defibrillatori”. Gli apparecchi sono infatti “intellligenti” e guidato l’utilizzatore entrando in funzione solo nei casi in cui serve.

L’idea è dunque di ampliare sia la formazione dei cittadini sia la diffusione dei defibrillatori nelle zone in cui oggi mancano. E’ questo l’oggetto di due le proposte formulate all’assise rispettivamente dai consiglieri Emanuele Di Russo e Marina Aramini.

Durante l’assise anche l’intervento della consigliera di Lbc, neo entrata in Consiglio, Gabriella Monteforte, responsabile della Unità Utic dell’ospedale di Latina e coordinatrice del movimento: “Dobbiamo essere orgogliosi di come Latina si sta mostrando, così sensibile al tema dell’emergenza forse per la prima volta. Ho sempre lavorato in questo ambito e ho praticato innumerevoli procedure di rianimazione: ma abbiamo visto che quando arrivano casi in cui i cittadini presenti sono intervenuti in attesa dell’arrivo del personale sanitario, per noi è più facile soccorrere, si vede la differenza. Tante sono state le esercitazioni in piazza, i corsi, ne servono ancora e di più. Sono sicura che la nostra città sarà un esempio virtuoso”.

 

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