(nelle foto Daniele Nardi in una delle sue ultime avventure e il regista Renato Chiocca fotografato da Nardi ai piedi del Nanga Parbat)
LATINA – Ci sono tante fotografie inedite tratte dall’archivio personale di Daniele Nardi e uno scritto di Daniela Morazzano, la moglie dell’alpinista di Sezze, nella biografia di Gianluca Gasca, reporter e scrittore di montagna, pubblicata da Rcs (con il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport). E’ l’ultimo volume di una collana dedicata ai Grandi Alpinisti: da Messner a Bonatti, da Moro a Hillary, da Hannold a Cassin, vere leggende di questa disciplina.
Il libro esce proprio mentre il nome di Daniele è su Marte e quando sono trascorsi quasi due anni dalla tragica notte in cui lo scalatore estremo originario di Sezze è scomparso tra le nevi del Nanga Parbat, dopo aver parlato per l’ultima volta con il campo base.
“Questa biografia è la prova che Daniele non è soltanto un ricordo, ma che è vivo e vibrante non solo per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo”, dice Renato Chiocca che seguì l’alpinista pontino nella prima spedizione sul Nanga, per girare il documentario La Montagna Nuda. Era l’estate del 2008.
“Quell’anno Daniele conquistò anche il Broad Peak, due Ottomila nel giro di un mese. Ma oggi vedere il nome di Daniele in quella collana con i più grandi, è anche un risarcimento per la sua ambizione, per la tenacia e la perseveranza con cui ha anche cercato di trasmettere agli altri la sua idea di alpinismo. Che sia successo a posteriori è comunque un riconoscimento importante di quello che è stato il suo percorso per tutti”, racconta Chiocca ricordando anche la generosità di chi si è messo a disposizione per consentire di realizzare il progetto.