LATINA – Geolocalizzare i casi di Covid-19, ovvero prendere la cartina geografica della provincia e la mappa delle strade cittadine di ogni Comune e verificare dove sono emersi i nuovi positivi. In questo modo, durante il lockdown a Fondi venne fuori che intere strade pullulavano di contagiati e in misura minore è accaduto anche a Formia, a settembre con il primo focolaio della coda estiva.
“E’ arrivato il momento di riprendere in mano questo strumento per capire meglio che cosa succede, perché e come intervenire, conoscendo in maniera più capillare la diffusione del virus Sars Cov-2 sul nostro territorio, Comune per Comune. Anche i controlli potranno così essere più mirati”. Lo ha detto il direttore generale della Asl Giorgio Casati spiegando che stavolta si procederà ad una geolocalizzazione anche per fasce di età.
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La decisione è arrivata dopo l’escalation dei casi in provincia di Latina, che ha sta riguardando in particolare i Comuni dell’area nord della provincia: Latina, Cisterna e Aprilia. Nel comune capoluogo i positivi attivi (al 23 ottobre) erano 431, l’8% dei quali ricoverato in ospedale. Divisi più o meno equamente tra Aprilia e Cisterna ci sono poi, altri 500 positivi attivi, di cui 50 (il 10%) hanno richiesto cure ospedaliere con ricovero. Il totale dei contagiati nei tre comuni – due dei quali sono tra i più popolosi del Lazio – rappresenta circa i due terzi degli attuali positivi attivi sull’intero territorio provinciale (1589).