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la brochure

A Formia, anziana truffata consegna soldi e gioielli. I carabinieri in campo per informare

Il colonnello D'Aloia: "L’obiettivo è anche quello di spingere le vittime a non vergognarsi e a sporgere denuncia"

LATINA – Sono in aumento le truffe agli anziani, l’ultima a Formia, pochi giorni fa, quando una donna è stata indotta a consegnare alcune migliaia di euro e gioielli. I metodi sono spesso simili e alcuni identici e seriali: criminali (spesso giovani) fanno leva sui sentimenti dei nonni, sui legami di parentela, spesso fingendosi forze dell’ordine o avvocati e inducendo le vittime a credere a un incidente stradale in cui è incappato il figlio o il nipote in modo da creare uno stato d’ansia e rendere più facile la richiesta di somme di danaro per risolvere la situazione.

Per questo, su iniziativa della Compagnia Carabinieri di Formia, è nata una brochure approvata dal Comando Generale dell’Arma, che ha l’obiettivo di fornire le informazioni giuste e sensibilizzare le potenziali vittime mettendole nelle condizioni di riconoscere le truffe e i truffatori. “Le vittime sono spesso persone ricomprese tra le fasce d’età tra i 65 e 95 anni – ha spiegato il colonnello Lorenzo D’Aloia comandante provinciale dell’Arma –  Vengono contattate telefonicamente da persone di età giovane (25 massimo 35 anni) che si presentano come nipoti o figli della vittima, preannunciando loro la consegna di pacchi postali per acquisti on line, inducendo il/la malcapitata a consegnare una cospicua somma di danaro, per il ritiro del pacco, (nei quali di solito vi sono oggetti di scadente qualità e bassissimo prezzo) ad un solerte fattorino”.

L’opuscolo che contiene in poche righe il profilo delle vittime, quello dei truffatori e cosa bisogna evitare, sarà ora distribuito fuori e dentro le Chiese, nei circoli ricreativi per anziani e negli uffici postali mentre nelle zone più periferiche i carabinieri svolgeranno anche un’attività di sensibilizzazione porta a porta.

“L’obiettivo è anche quello di spingere le vittime a non avere remore o vergogna nello sporgere denuncia”, ha spiegato il colonnello D’Aloia.

IL PIEGHEVOLE IN PDF

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