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e arriva la variante inglese

Aprilia, aumentano i positivi tra i giovani il sindaco vuole chiudere parchi e giardini

Terra: "Troppi ragazzi assembrati". L'ordinanza inviata al Prefetto Falco per l'autorizzazione

APRILIA – Con 392 cittadini attualmente positivi, 80 morti per covid, un aumento dei casi tra i ragazzi e 19 classi in quarantena, Aprilia è ora alle prese con la variante inglese diagnosticata in una donna che lavora in un supermercato della zona. E, i riflettori si riaccendono su quella che è la quinta città del Lazio: dopo il boom di contagi  registrati in autunno è seguito un periodo di relativa calma prima della risalita che sembra ora arrivare inesorabile. E non solo ad Aprilia.

“Siamo in attesa di capire con la Asl se saremo coinvolti e interessati alle attività di tracciamento per la donna risultata positiva alla variante inglese, ma quello che è chiaro è che ci dobbiamo preparare alla terza ondata”, dice il sindaco Antonio Terra che guarda ai più giovani tra i quali il virus sembra cominciare a correre più velocemente.

“In questo momento abbiamo 32 ragazzi positivi e 19 classi in quarantena. Oggi ho scritto e inviato al Prefetto un’ordinanza per chiedere il via libera alla chiusura di parchi, giardini e anche di alcuni parcheggi dove registriamo  un “assembramento da asporto” tra le 19 e le 22. Molti ragazzi si concentrano in quelle ore, mangiano e bevono tutti insieme, in tanti. Se la Prefettura ci autorizzerà chiuderemo in quella fascia oraria nel fine settimana”, dice  Terra che è il primo sindaco pontino a volere ulteriori restrizioni rispetto a quelle previste per il “colore” di appartenenza.

Tra ieri e oggi, del resto,  il dato dei positivi è tornato a crescere e ci sono anche altri segnali da considerare: “Basta osservare la fila al drive-in per i tamponi. Sta aumentando di nuovo il numero degli esami molecolari che vengono eseguiti  ogni giorno ad Aprilia e che si erano dimezzati, segno che i medici riscontrano situazioni che richiedono approfondimenti.

Questa è una vicenda seria – conclude il sindaco –  molti cittadini sono stati coscienziosi, ma ci sono stati anche alcuni che non ci hanno dato una mano. Abbiamo dovuto piangere anche 80 cittadini morti per il covid e spesso nelle famiglie sono stati figli e nipoti a portare l’infezione. Bisogna stare attenti. E poi attendiamo di sapere se diventiamo arancioni. Domani sapremo”.

 

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